C’è una così grande sete di emozioni nelle persone, quelle sconvolgenti sensazioni che squassano il corpo e la mente, che si impadroniscono del tempo, dei pensieri, fino a prendere tutto lo spazio. Sensazioni che non si possono governare, che muovono da qualcosa e verso qualcosa, che spingono ad agire e hanno il potere di far sentire vivi, che siano di piacere e passione o di vuoto e struggimento, purché siano intense.
Le emozioni, però, possono essere come i temporali d’estate, quando si boccheggia dal caldo, l’aria è irrespirabile e all’improvviso arriva l’acquazzone. La sensazione di sollievo è immediata, sembra di tornare a vivere, a respirare, con la terra che profuma e richiama ricordi o ne crea di nuovi, con l’aria che si fa più fresca e le forze che tornano e con loro, la voglia di fare. Si vivono attimi di vero refrigerio, finché la pioggia smette. Gli ultimi goccioloni cadono pesanti sulla terra, sulle foglie, sui fiori e poi tutto si ferma. Il nuvolone se ne va e torna a splendere il sole. Basta poco, il calore torna prepotente, il sollievo effimero svanisce, le gocce di pioggia, ferme sulle foglie e sui fiori, evaporano in fretta, bruciandoli. Tutti, allora, sono concordi nel riconoscere che sì, ha fatto quattro gocce, ma dopo è anche peggio di prima. Basta poco perché la terra torni arida e assetata, l’acqua ha appena inumidito la superficie, non ha avuto la forza di scendere in profondità. Il sollievo momentaneo si trasforma in delusione, perché non è durato, ma allo stesso tempo, con il calore che torna ad assediare, diventa ancor più desiderabile e anche se si sa bene come andrà a finire si ricomincia ad aspettare, a spiare il cielo, in attesa del prossimo temporale.
Le emozioni possono essere così, fanno sentire vivi per un po’ ed è bellissimo, ma poi lasciano più spenti di prima.
Quelli che invece possono far vivere davvero sono i sentimenti.
L’amore, primo fra tutti.
I sentimenti possono essere come le piogge di primavera, quelle buone, dolci, lente, quelle che durano a lungo e dopo un po’, quasi stancano, ma hanno il potere di entrare nella profondità della terra e dissetarla davvero, raggiungendo le radici di ogni erba verde e di ogni albero, col risultato che col tempo giusto tutto fiorisce, risplende e dà frutto. E allora ecco arrivare anche loro, le emozioni! Quelle che nascono dai sentimenti e non sono passeggere, non effimere, ma piene e vere e durature, capaci di raggiungere la profondità e di non deludere. La vita che danno è forte, vive da sé e resiste al tempo. Eppure, in tanti sono alla ricerca delle emozioni, mentre diffidano dei sentimenti.
Così, nei libri, come nella realtà, parlando d’amore, accade che l’uomo che manca di rispetto o è possessivo diventi eccitante e desiderabile, e la donna instabile, capricciosa e viziata come una bimba, risulti affascinante.
La lei o il lui vestiti di gentilezza e di equilibrio, invece, appaiono noiosi, come certe piogge di primavera… lente, lunghe, ma le sole che danno vita.
©AngelicaNobiliCosta