Ho perso la scintilla che ha dato origine all’incendio, ma vedo un susseguirsi di esternazioni risentite o anche solo stupite, circa la teorizzazione dell’esistenza di lettori competenti, di serie A e lettori che non sono nemmeno tali perché leggono spazzatura, lettori di serie B, come si definiscono loro stessi pensando di interpretare il pensiero degli altri, ma temo che quelli di serie A non li metterebbero nemmeno fra i dilettanti, ma nemmeno fra i pulcini, va’!
E cosa leggono o si illudono di leggere questi pulcini dilettanti?
Rosa o Erotico.
Spazzatura, prodotta da autori che non sono scrittori, ma creatori di sterco con improbabili aspirazioni letterarie.
Come si fa a non sorridere?
Esistono produzioni infime in qualsiasi genere letterario ed esistono lettori che leggono fiumi di parole con contenuti elevatissimi, senza arricchire di una briciola la propria cultura e la propria umanità.
La lettura è un’esperienza umana e come tutte le cose umane, evolve, cambia, attraversa fasi o generi, senza limiti e con una magnifica dose di imprevedibilità.
Leggere, come viaggiare, è un’esperienza che apre la mente.
Una mente aperta è facilmente riconoscibile perché è umile e saggia e curiosa.
Non si considera al di sopra di nessuno e nemmeno al di sotto perché non è vittima della competizione e non usa le categorie “migliore – peggiore”, ma usa la categoria del “diverso”.
Non emette giudizi su ciò che non conosce e anche il giudizio su ciò che conosce lo esprime senza esaltazione, lasciando sempre una porta socchiusa, perché sa che potrebbe essere smentito o modificato dalla prossima cosa che apprenderà.
Una mente aperta è affascinante e sono sempre molto interessata a cosa ha letto e ha da dire, perché ha raggiunto una comprensione più alta dell’esperienza umana.
Al contrario, una mente che ha ancora bisogno di dividere la lavagna in due, e fare la lista dei buoni e dei cattivi, dei generi letterari, dei lettori e di chissà cos’altro, mi fa tenerezza, perché è tanto piccina.
Non so cosa abbia letto, quali generi, quali autori, ma tutto sommato, forse, dovrebbe ricominciare daccapo.
Dalle favole, per esempio.